Narrazioni 2007 - Artisti

 Narrazioni 2007
Loop reading su Don Milani
Don Lorenzo Milani
Don Lorenzo Milani Comparetti, nato a Firenze nel 1923, è stato una delle figure più controverse della storia recente della Chiesa, fra gli anni 50 e 70, per il forte carattere anticonformista del suo pensiero di sacerdote ed educatore. Proveniente da una famiglia non religiosa, quando non espressamente anticlericale, Lorenzo ebbe quindi il suo primo vero approccio con il cristianesimo solo a  20 anni: nel 1943 si convertì, entrò in seminario e venne ordinato sacerdote nel 1947.
Dopo una prima esperienza come coadiutore a San Donato di Calenzano, vicino a Firenze, dove lavorò per una scuola popolare di operai, nel dicembre 1954, a causa di screzi con la curia di Firenze venne mandato a Barbiana (Vicchio, Firenze), minuscolo e sperduto paesino di montagna, dove iniziò il primo tentativo di scuola a tempo pieno, espressamente rivolto alle classi popolari e sperimentò tra l’altro anche il metodo della scrittura collettiva.
E’ stato proprio a Barbiana che si è sviluppato appieno il metodo educativo che lo ha reso famoso, incentrato sul famoso motto da lui coniato I Care (letteralmente “me ne prendo cura”, “mi interessa”), ovvero sulla presa di coscienza civile e sociale basate sulla conoscenza, sullo studio, sulla promozione umana nata dalla lotta all’ignoranza.
Proprio a Barbiana sono nati inoltre la maggior parte dei suoi scritti, elaborati collettivamente dagli stessi ragazzi della scuola; tra i più famosi: L'obbedienza non è più una virtùEsperienze Pastorali,Lettera ai giudici, e la celeberrima Lettera a una professoressa (vera e propria summa del pensiero di Don Milani sul valore dell’educazione rivolta ai più umili).
Precedentemente, durante gli anni a Calenzano, aveva scritto Esperienze Pastorali, che ebbe una forte eco per i suoi contenuti “eterodossi”; è proprio il suo pensiero, sotto tanti aspetti in contrasto con l’insegnamento e la dottrina cattolici tradizionali, a farne a tutt’oggi una figura discussa: in particolare famosa fu la vicenda del suo pronunciamento a favore dell’obiezione di coscienza, in aperta polemica con i cappellani militari: fu processato, ma morì, prima che venisse emessa la sentenza, nel 1967.
Le sue spoglie sono state sepolte in un piccolo cimitero vicino alla scuola di Barbiana.
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