Claudio Comandini ha concorso al premio con la performance Basso Impero, ispirata al romanzo edito da Sovera nel 2006 di cui è autore.
"Questo romanzo d'esordio di Claudio Comandini è ambientato nell'hinterland di una ex-provincia ormai logora di troppi eventi o, altrimenti, svanita tra ricordi di dolce vita. Nel cuore di quello che un tempo fu, nonostante tutto, anche impero, si anima, accanita e puntuale, una penna (o tastiera che si voglia) pronta a scandagliare ricercando ogni possibile riferimento ormai inesistente nel suo essere licenziosa e irriverente. Una scrittura canalizzata in un fondo, quello di un Basso Impero che, attraverso secoli ricolmi d'intrighi e cortigiane, si avvicenda ancora, longevo e implacabile, espletandosi in tutto il suo più infimo degrado".
(Enrico Pietrangeli, Controluce, maggio 2007)
"Il racconto disincantato, a tratti rabbioso, sincopato, visionario e discontinuo, di una generazione, quella che s'affaccia per nascita dagli anni '70 e assiste alla caduta del muro di Berlino e alle vittorie elettorali sin troppo mediatiche degli anni '90".
(Serena Grizi, Vivavoce, luglio 2007)
Claudio Comandini (Frascati 1967) è scrittore e musicista. Ex – oste, ha fatto il giornalista, il redattore, il bibliotecario, l'insegnante, il consulente editoriale e l'operatore culturale. Come musicista (tromba, voce, elettronica) è attivo in ambiti di musica di ricerca. Fra i riconoscimenti ricevuti, il "Premio Montale 1997" per la tesi di laurea in filosofia. Fra le sue pubblicazioni, le poesie di Un giorno lungo un sogno (Noubs 2001) e il romanzo Basso impero (Sovera 2006), da cui è tratta la performance finalista al Festival Narrazioni 2008.
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